Una minaccia silente che dobbiamo tenere bene presente
L’obesità infantile è un problema sempre più dilagante in Europa ed in particolare in Italia.
Secondo i dati più recenti, i nostri bambini spesso sono in sovrappeso e l’obesità è statisticamente presente in modo significativo. La percentuale aumenta con l’età ed il fenomeno è in continua crescita.
il bambino obeso sarà un adulto a rischio di malattie coronariche, ictus e diabete.
Secondo ricerche condotte dal Web of Science EMBASE, l’insulino-resistenza, altamente correlata con il rischio di contrarre il diabete , aumenta in modo sensibile nell’adolescente obeso rispetto al coetaneo di pari età.
Un gruppo di studenti della II^ Università di Napoli ha studiato un robottino giocattolo, chiamato “ YOU” con l’intenzione di aiutare i bambini in sovrappeso. Attraverso un’ App il bambino nutre il Robot con gli alimenti che egli stesso consuma ed ottiene da “YOU” una risposta attraverso segnali luminosi: espressioni del viso o reazioni alle sensazioni che prova, del tipo “ ho mangiato troppo”, “mi sento gonfio” o “ devo muovermi” per invogliare il piccolo a correggere le sue abitudini. A ciò viene associato un bracciale che, indossato dal bambino, trasmette i parametri metabolici, l’attività svolta e rileva la presenza di altri bambini per stimolarlo al gioco collettivo. Per ora esso è solo un prototipo, ma si spera che presto possa essere disponibile.
Infatti il nocciolo del problema è l’errata alimentazione e lo scorretto stile di vita.
Per quanto riguarda l’alimentazione gli errori sono molteplici, a partire dalla monotonia dei cibi, con il risultato che il bimbo si stanca, rifiuta ciò che ha nel piatto, crea ansia al genitore che, per nutrirlo, propone, fuori pasto, cibi grassi e ricchi di zuccheri.
Molti bambini non fanno la prima colazione, utilissima per affrontare la giornata con un pieno d’energia o, quando la fanno, essa è sbilanciata.
La stessa cosa vale per la merenda di metà mattina.
Al contrario spesso si dimentica lo spuntino di metà pomeriggio che li porta ad arrivare all’ora di cena super-affamati.
Molti trascurano il consumo quotidiano di frutta e, soprattutto, di verdura ed invece bevono abitualmente bevande e succhi di frutta gasati e zuccherati.
Il pasto serale, poi, troppo ricco ed abbondante, non viene metabolizzato perché vanno quasi subito a dormire.
Secondo gli esperti nutrizionisti, una corretta educazione alimentare inizia nell’ambito familiare, dove i pasti devono essere una condivisione responsabile mirata all’attenzione al cibo e preferendo sempre i cibi biologici.
Fondamentale è il consumo di latte, ricco di calcio, di cinque porzioni dii frutta e verdura, yogurt, frullati, cereali integrali, formaggi freschi, carne, pesce, legumi e non più di quattro cucchiaini di olio d’oliva.
Un litro di acqua al giorno è altrettanto importante per una giusta idratazione.
Molto utile è coinvolgere il bambino nella spesa e nella preparazione dei pasti, invitandolo a preparare insieme anche i cibi poco graditi, come le verdure ed insegnandogli a cucinare piatti alternativi come torte salate, bastoncini e quant’altro.
Inoltre non dimentichiamo che spesso la popolazione infantile è tendenzialmente sedentaria: molti non praticano sport con regolarità e passano più di tre ore al giorno davanti alla televisione o con videogiochi.
Pochissimi vanno a scuola a piedi o in bicicletta o fanno giochi di gruppo all’aria aperta.
Affiancato all’alimentazione e non meno importante è quindi l’esercizio fisico che deve, però, essere coinvolgente e motivo di divertimento, scegliendo un’attività di squadra e che anche li appassioni.
Non dimentichiamo, ancora una volta, che l’esempio familiare vale più di mille parole, quindi coinvolgerli a passeggiate a piedi, in bicicletta o a gite all’aria aperta li abituerà ad essere più attivi.
Fonti: Fondazione italiana per la lotta all’obesità infantile
Paola Padulli è Dottoressa in Farmacia e si occupa attivamente di prevenzione di patologie metaboliche e di educazione alimentare.
Grazie per il bell’articolo!
Roberto Bianchi